Disco Ricordo, Roberto Vecchioni, Stranamore (video)

stranamore

radioadriatico.altervista.org propone un brano selezionato da Remo WJ che con lo slogan: “Lasciate ogni speranza o voi che leggete, Un tuffo nel passato”, nel suo spazio del Disco Ricordo ci porta nell’anno 1978 con il brano “Stranamore”, eseguito nel video da Roberto Vecchioni.

Scritta da Roberto Vecchioni, la canzone cantata anche dai Nomadi e vi sono diverse cover, parla di una donna oppressa e forse maltrattata dal marito che torna sempre ubriaco, capendo che forse dovrebbe smetterla di occuparsi di lei, per indurlo a smetterla, poi di un uomo che lascia la fidanzata in un modo brusco, sbrigativo ma non per mancanza di amore, ma renderlo meno indolore, e Marco Aurelio che invece di fare la guerra in Pannonia, gli piacerebbe scrivere i suoi pensieri, della vittima di un pestaggio fascista, Alessandro Magno disilluso di fronte ai suoi sogni, e Garibaldi da Quarto in partenza per le due Sicilie, e in ultimo una forma nobile d’amore, dolorosa, un padre che vede partire la figlia e seppur soffrendo, la lascia andare perché la ama e non tenerla a se per egoismo.

LUCIO ANNEO SENECA – Il vero amore non smetterà mai di legare coloro che ha legato una volta.

HERRY ALBERT HARPER – Amore è là dove si può dire tutto o non occorre dire nulla.

JACINTO BENAVENTE – Il vero amore non si riconosce per ciò che chiede, ma per ciò che offre.

GIOVANNA FERRI – Da un amore voglio tutto perché dono tutto e niente di meno.

REMOZIONI: Forse non lo avete notato, ma pure questo programma è amore, amore per la musica, amore per i ricordi, amore per gli amici.

ROBERTO VECCHIONI
STRANAMORE “PURE QUESTO E’ AMORE”

È lui che torna a casa sbronzo quasi tutte le sere
E quel silenzio tra noi due che sembra non finire
Quando lo svesto, lo rivesto e poi lo metto a letto
E quelle lettere che scrive e poi non sa spedirmi
Forse lasciarlo sulle scale è un modo di salvarmi
E tu che hai preso in mano il filo del mio treno di legno
Che per essere più grande avevo dato in pegno
E ti ho baciato sul sorriso per non farti male
E ti ho sparato sulla bocca invece di baciarti
Perché non fosse troppo lungo il tempo di lasciarti
Forse non lo sai ma pure questo è amore
Forse non lo sai ma pure questo è amore
Forse non lo sai ma pure questo è amore
Forse non lo sai ma pure questo è amore
Forse non lo sai ma pure questo è amore
E l’alba sul Danubio a Marco parve fosforo e miele
E una ragazza bionda forse gli voleva dire
Che l’uomo è grande, l’uomo è vivo, l’uomo non è guerra
Ma i generali gli rispondono che l’uomo è vino
Combatte bene e muore meglio solo quando è pieno
E il primo disse: “Ah sì, non vuoi comprare il nostro giornale?!”
E gli altri “Lo teniamo fermo tanto per parlare”
Ed io pensavo ora gli dico “Sono anch’io fascista”
Ma ad ogni pugno che arrivava dritto sulla testa
La mia paura non bastava a farmi dire basta
Forse non lo sai ma pure questo è amore
Forse non lo sai ma pure questo è amore
Forse non lo sai ma pure questo è amore
Forse non lo sai ma pure questo è amore
Forse non lo sai ma pure questo è amore
Forse non lo sai ma pure questo è amore
Forse non lo sai ma pure questo è amore
Forse non lo sai ma pure questo è amore
Ed il più grande conquistò nazione dopo nazione
E quando fu di fronte al mare si sentì un coglione
Perché più in là non si poteva conquistare niente
E tanta strada per vedere un sole disperato
E sempre uguale e sempre come quando era partito
Bello l’eroe con gli occhi azzurri dritto sopra la nave
Ha più ferite che battaglie, e lui ce l’ha la chiave
Ha crocefissi e falci in pugno e bla bla bla fratelli
Ed io ti ho sollevata figlia per vederlo meglio
Io che non parto e sto a guardarti e che rimango sveglio
Forse non lo sai ma pure questo è amore
Forse non lo sai ma pure questo è amore
Forse non lo sai ma pure questo è amore
Forse non lo sai ma pure questo è amore
Forse non lo sai ma pure questo è amore

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