Disco ricordo Francesco De Gregori Generale (video)

de gregori

radioadriatico.altervista.org propone un brano selezionato da Remo WJ che con lo slogan: “Lasciate ogni speranza o voi che leggete. Un tuffo nel passato”.
Nel suo spazio del Disco Ricordo ci porta nell’anno 1978 con il brano “Generale”, eseguito nel video dal musicista Francesco De Gregori

1978, Scritta e arrangiata da Francesco De Gregori, l’ha cantata insieme a Pino Daniele, è stata cantata anche da Vasco Rossi;

E’ una canzone contro la guerra e la violenza, con parole di amarezza e malinconia, si schiera contro ogni conflitto armato, e di chi torna a casa dalla famiglia, alla normalità con tutta la gioia della vita vera, dopo mesi di guerra,”dietro alla collina non c’è più nessuno”

MAHTMA GANDHI –
La non violenza è la più forte arma mai inventata dall’uomo.

MAHTMA GANDHI –
La non violenza è l’arma dei forti.

DALAI LAMA –
Tutte le forme di violenza, in particolare la guerra, sono del tutto inaccettabili come mezzo per dirimere le controversie tra nazioni, gruppi e individui.

MARTIN LUTHER KING –
La pace non è solo un fine remoto da raggiungere, ma un mezzo per raggiungere quel fine.

REMOZIONI:
Ancora e sempre la follia delle guerre, non c’è peggior dolore di chi per colpa di una guerra, non chiesta da lui, si ritrova a piangere per una atrocità; la guerra seppellisce tutti, se non porremo fine alle guerre, saranno le guerre a porre fine a noi.

FRANCESCO DE GREGORI
GENERALE

generale

Generale, dietro la collina

Ci sta la notte crucca e assassina
E in mezzo al prato c’è una contadina
Curva sul tramonto, sembra una bambina
Di cinquant’anni e di cinque figli
Venuti al mondo come conigli
Partiti al mondo come soldati
E non ancora tornati

Generale, dietro la stazione

Lo vedi il treno che portava al sole?
Non fa più fermate, neanche per pisciare
Si va dritti a casa senza più pensare
Che la guerra è bella, anche se fa male
Che torneremo ancora a cantare
E a farci fare l’amore
L’amore dalle infermiere

Generale, la guerra è finita

Il nemico è scappato, è vinto, battuto
Dietro la collina non c’è più nessuno
Solo aghi di pino e silenzio e funghi
Buoni da mangiare, buoni da seccare
Da farci il sugo quando viene Natale
Quando i bambini piangono
E a dormire non ci vogliono andare

Generale, queste cinque stelle
‘Ste cinque lacrime sulla mia pelle
Che senso hanno dentro al rumore di questo treno?
Che è mezzo vuoto e mezzo pieno
E va veloce verso il ritorno
Tra due minuti è quasi giorno
È quasi casa, è quasi amore

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