Disco Ricordo, Dalida, Quelli erano giorni (video)

dalida quelli erano giorni

radioadriatico.altervista.org propone oggi un brano selezionato da Remo WJ che con lo slogan: “Lasciate ogni speranza o voi che leggete, Un tuffo nel passato”, nel suo spazio del Disco Ricordo ci porta nell’anno 1968, con il brano “Quelli erano giorni “, eseguito da Dalida.

Era una canzone Russa “attraverso la lunga strada, scritta da Boris Fomin; Gene Raskin ne scrisse la versione inglese “Those were the days” cantata da Mary Hopkin, e infine il paroliere Claudio Daiano ne curò la versione italiana, fu cantata da Dalida, Gigliola Cinquetti, Sandie Shaw.
La canzone parla di ricordi della gioventù, si ballava senza musica, e al mondo non si chiedeva di più, nel cuore c’era molto più, e li passava la gioventù.

ELISABETTA II DEL REGNO UNITO – I bei ricordi sono la nostra seconda possibilità per essere felici.

PAULO COELHO – Un giorno ti sveglierai e non ci sarà più il tempo di fare le cose che hai sempre sognato, falle adesso.

GABRIEL GARCIA MARQUEZ – Era ancora troppo giovane per sapere che la memoria del cuore elimina i brutti ricordi e magnifica quelli belli e che grazie a tale artificio riusciamo a tollerare il passato.

REMOZIONI – Quelli erano, ma ora ci sono i nostri, viviamoli intensamente. Pensiamo al passato ricordando le cose belle, lasciando stare il male che ci risale.

dalida quelli erano giorni

DALIDA
QUELLI ERANO GIORNI

C’era una volta una strada
Un buon vento mi portò laggiù
E se la memoria non m’inganna
All’angolo ti presentasti tu
Quelli eran giorni, sì, erano giorni e tu
Al mondo, no, non chiedere di più
Noi ballavamo un po’ e senza musica
Nel nostro cuore c’era molto più
Poi, si sa, col tempo anche le rose
Un mattino non fioriscon più
E così andarono le cose
Il buon vento non soffiò mai più
Quelli eran giorni, sì, erano giorni e tu
Al mondo, no, non chiedere di più
E ripensandoci mi viene un nodo qui
E se io canto, questo non vuol dir
Oggi son tornata in quella strada
Un buon ricordo mi ha portata là
Eri insieme a un gruppo di persone
E raccontavi, “Cari amici miei…”
Quelli eran giorni, sì, erano giorni e tu
Al mondo, no, non chiedere di più
Noi ballavamo un po’ e senza musica
Di là passava la nostra gioventù

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