Teramo, concerto XXVIII Stagione Concertistica

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Domenica 19 dicembre, ultimo concerto della XXVIII Stagione Concertistica – MusicalmenTe 2021 organizzata dall’Associazione Orchestrale “Benedetto Marcello” di Teramo.
In occasione della chiusura dell’anno alle 17:30 presso l’Aula Magna del Convitto “M. Delfico” tanti artisti ospiti del pomeriggio musicale oltre la collaborazione con un’importante associazione di volontariato, l’Unicef – Comitato di Teramo, grazie alla sinergia creatasi con il Presidente Giammaria de Paulis.
Oltre all’Orchestra da Camera “Benedetto Marcello”, protagonista il musicista abruzzese Michele Di Toro. Pianista talentuoso ed eclettico proporrà al pubblico un concerto di Mozart e un brano di sua composizione.
A seguire, un doppio Coro (Coro delle 9 di Pescara e Coro Novantanove de L’Aquila) magistralmente preparati dal Maestro Ettore Maria Del Romano, in veste di konzertmeister dell’intero concerto.
I due Cori proporranno una serie di brani tratti dal repertorio tradizionale natalizio.

Michele Di Toro, originario di Sant’Eusanio del Sangro, nato nel 1974, è un vero talento del
pianoforte. Sin da piccolo ha mostrato una grande predisposizione verso la musica in generale e,
in particolare, per il pianoforte. Da allora ha cominciato a studiare musica diplomandosi con il
massimo dei voti, la lode e la menzione speciale al Conservatorio “L. D’Annunzio” di Pescara. Si
è perfezionato presso l’Ecole Normale de Musique “A. Cortot” di Parigi, ottenendo il diploma di
esecuzione rilasciatogli all’unanimità. Ha poi proseguito gli studi richiesti dal pianismo “classico”
ma è stato presto influenzato dai linguaggi musicali afroamericani che lo hanno portano a
frequentare i Civici Corsi di Jazz a Milano. La sua avventura jazzistica passa per il Ragtime e per le
pagine dei grandi pianisti dello “stride” ed è ispirata soprattutto dalla sensibilità musicale
e dall’improvvisazione di Jarret. Nel corso della sua carriera ha partecipato a numerosi concorsi
nazionali ed internazionali, classificandosi sempre ai primi posti. Tra i premi e riconoscimenti
avuti, sono di straordinaria importanza il premio per pianisti jazz “F. Gulda”, assegnato con una
menzione speciale della giuria per la migliore esecuzione di un brano composto da Gulda, nonchè
la partecipazione al prestigioso Concorso Internazionale per pianisti jazz “Martial Solal“, svoltosi
a Parigi, dove ha ottenuto una recensione molto positiva. Attualmente la sua intensa attività
concertistica lo vede spaziare tra i generi più vari: musica classica, latina, folkloristica, pop, ma
trova la sua maggiore ispirazione nella musica afroamericana che gli consente di esprimersi in
modo naturale ed originale. Predilige, in particolare, i contesti del trio e del piano solo. Ha
partecipato a manifestazioni come “Iseo Jazz” nel 2002, ai “Concerti del Tempietto” (Teatro di
Marcello, Roma), è ospite regolare della “Settimana Mozartiana” che ogni anno si svolge a Chieti;
inoltre ha fatto parte della Civica Jazz Band diretta da Enrico Intra e si è esibito in una tournée in
Galles e a Oxford. È da sottolineare il grande successo riscosso alla Sala Verdi del Conservatorio
di Milano nell’ottobre del 2003 per una sua esibizione in piano solo ed in trio. L’11 giugno 2004 ha
avuto l’onore di essere nuovamente invitato dalla Società dei Concerti di Milano a tenere un
concerto da solista nella Sala Verdi, esibendosi davanti a circa 1.600 persone entusiaste.
Il primo lavoro discografico a proprio nome dal titolo “Playing With Music” vede la straordinaria
partecipazione del grande chitarrista Franco Cerri, con cui il pianista collabora frequentemente.
Il cd è stato presentato il 4 aprile al Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia di Milano e vuole
testimoniare il lungo e meticoloso lavoro di ricerca interiore attraverso i più svariati contesti
musicali, alternando brani inediti a standard jazz con originali arrangiamenti in piano solo e trio.
Nel suo migrare da un genere all’altro, Michele propone spesso intrecci tra i diversi linguaggi
musicali, soprattutto in piano solo. Più che un mero esercizio stilistico o di una
proposta innovativa, si tratta della ricerca continua di un contesto ideale che gli consenta di
esprimersi mettendo in campo le sue innegabili doti: tecnica straordinaria, creatività, swing
pulsante, suono limpido ed al tempo stesso penetrante, gusto armonico raffinato, sorprendente
senso del ritmo e della coloritura.

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