L’Aquila, ISA omaggia Astor Piazzolla

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Impossibile, nell’anno del centenario della nascita non rendere omaggio al genio di Astor Piazzolla, il compositore argentino che con la sua opera ha elevato il tango a musica d’arte, portandolo dai locali della periferia di Buenos Aires alle sale da concerto di tutto il mondo.
A lui, l’ISA dedica la penultima produzione per questo 2021, prima del gran Gala lirico del 29 dicembre.
Appuntamento con “Il Tango, Piazzolla e l’Italia” per sabato 18 dicembre alle 18,00 a L’Aquila presso il Ridotto del Teatro Comunale “V. Antonellini”.
Sul podio Marco Moresco, direttore residente della compagine orchestrale abruzzese, chietino di nascita e molto legato al mondo musicale dell’intera regione.<br>Al bandoneón Samuele Francesco Mazza.
Il programma musicale di questa produzione vuole essere un viaggio in quello che ha rappresentato il tango nella musica del Novecento.
Al centro, come facile intuire la musica di Piazzolla, celebrata con alcuni dei suoi brani più rappresentativi: Tangazo, Adiós Nonino, Oblivion e il celebre Libertango.
Per permettere al pubblico di apprezzare al massimo l’incredibile contributo innovativo che l’autore diede al genere, verranno eseguite in versione strumentale anche due delle più celebri canzoni di Carlos Gardel, una vera star internazionale delle canzoni tango di inizio 900 e il brano Che bandoneón! di Anibal Troilo, uno dei più importanti bandoneonisti, direttori e compositori di tanghi.
Non mancano due pagine brevi ma molto interessanti di Igor Stravinskij e dello spagnolo Isaac Albeníz, che offrono del tango una visione diversa, secondo lo stile dei due compositori, a testimonianza di come questa musica attirò sin dalla sua prima apparizione in Europa il forte interesse anche dei musicisti di area colta.
Completa il programma l’Omaggio a Piazzolla di Marco Moresco, composizione originale in prima esecuzione, scritta per l’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese per celebrare il centenario della nascita di Astor Piazzolla.
Così il direttore Marco Moresco: “In un programma come questo sarebbe troppo facile scivolare nella credenza popolare che relega il Tango a musica da intrattenimento e pertanto di facile esecuzione. A rendere invece elevata la difficoltà e la qualità dell’esecuzione ci sono brani di compositori come Stravinskij o Albeníz che non rendono vita facile a dispetto del titolo che farebbe pensare a musica easy listening.
È il caso, ad esempio di Tangazo che tiene alta l’attenzione degli esecutori proprio per la sua costruzione formale, per il suo ricercare ‘effetti’ particolari degli strumenti, per la difficoltà intrinseca di passaggi virtuosistici che mette a dura prova esecutori di ogni sorta.
È attraverso un sapiente percorso di qualità esecutiva dei professori dell’Orchestra dell’ISA che il concerto risulterà accattivante e piacevole facendo passare per facile quello che non è di sicuro.
Avere un’orchestra come questa, che riesce a spaziare nei vari stili, non può far altro che rendere orgogliosa la nostra Regione”.

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