Disco Ricordo, New Trolls – Quella carezza della sera

new trolls

radioadriatico.altervista.org propone oggi è stato selezionato da Remo WJ che con lo slogan: Lasciate ogni speranza o voi che leggete, Un tuffo nel passato, nel suo Disco Ricordo ci porta oggi nel 1978.

Scritta da Giorgio D’Adamo e Gianni Belleno, la canzone parla della mancanza del padre ricordando un infanzia serena accanto a lui e un futuro tutto da scoprire, accompagnando l’ascoltatore in un vero e proprio viaggio nel passato. Cosa manca di più, quella carezza della sera, o quella voglia di avventura, di andare via, non viene data una risposta, ma permette all’ascoltatore di immedesimarsi nel personaggio, e porsi lui stesso la domanda.
E’ stata uno dei pilastri della discografia di questo gruppo, e si distingue per la possibilità di offrire diverse interpretazioni, in base a esperienze e sentimenti, una canzone avvolgente dal testo toccante, a tratti quasi struggente.

CIT
Un padre disse al figlio: “fai attenzione a dove metti i piedi!”
Il figlio rispose: “Fai attenzione tu! Io seguo i tuoi passi”.

ANDREINA MORETTI
“Io attendevo il suo ritorno a casa e da lontano sentivo il suo inconfondibile fischio che mi avvisava di essere vicino.
Fischiava sempre e per me era la musica più bella del mondo, un’armonia che mi scaldava il cuore”.

GIOVANNA FERRI
Fermarsi in un abbraccio e sentirsi a casa.
Che bella sensazione.

FRANCO FIORI
L’importanza dei padri è far diventare grandi i propri figli.

REMOZIONI:
Papà, quanto ti ho voluto bene e sempre te ne vorrò, RIP.
Non mi hai detto come vivere, mi facevi osservare come lo facevi tu, e mi sei sempre stato vicino sostenendomi nei momenti del bisogno, educatore silenzioso ed esempio di vita,

Testo
New Trolls
Quella carezza della sera

Quando tornava mio padre sentivo le voci
Dimenticavo i miei giochi e correvo lì
Mi nascondevo nell’ombra del grande giardino
E lo sfidavo a cercarmi, io sono qui
Poi mi mi mettevano a letto finita la cena
Lei mi spegneva la luce ed andava via
Io rimanevo da solo ed avevo paura
Ma non chiedevo a nessuno: “Rimani un po’”
Non so più il sapore che ha
Quella speranza che sentivo nascere in me
Non so più se mi manca di più
Quella carezza della sera o quella voglia di avventura
Voglia di andare via di là
Quelle giornate d’autunno sembravano eterne
(Io chiamavo mia madre dov’eri tu)
Quando chiedevo a mia madre dov’eri tu
(Che cos’era quell’ombra negli occhi, sai?)
Io non capivo cos’era quell’ombra negli occhi
(Rimanevo a pensare che mi manchi)
E rimanevo a pensare: mi manchi tu
Non so più il sapore che ha
Quella speranza che sentivo nascere in me
Non so più se mi manca di più
Quella carezza della sera o quella voglia di avventura
Voglia di andare via
Non so più il sapore che ha
Quella speranza che sentivo nascere in me
Non so più se mi manca di più
Quella carezza della sera o quella voglia di avventura
Voglia di andare via, via

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