Disco Ricordo, Le Orme, Figure di cartone (video)

Le Orme

radioadriatico.altervista.org propone oggi un brano selezionato da Remo WJ che con lo slogan: “Lasciate ogni speranza o voi che leggete, Un tuffo nel passato”, nel suo spazio del Disco Ricordo ci porta nell’anno 1972, con il brano “Figure di cartone”, brano tratto dall’album del gruppo Le orme “Uomo di pezza”.

Scritta da Antonio Pagliuca, Aldo Tagliapietra, Gian Piero Reverberi, la canzone descrive la pazzia di una donna rinchiusa dentro quattro mura che si crea un mondo fatto di sogni e surreale. Lei danza nei corridoi vuoti quando è sera, il mondo non la considera ed è indifferente ad ogni forma di aiuto.

L’album Uomo di pezza, che contiene questa canzone, descrive l’alienazione degli esseri umani in preda alla pazzia, che si sentono alieni in un posto alieno.
Il filo conduttore: l’immagine dell’uomo imbambolato davanti all’immagine della donna; una donna che immersa fra le braccia di Morfeo ed i suoi bei ricordi che nel sogno ritornano d’incanto, disperde quel magico momento nella crescita, attraverso la realtà, realtà che ad ognuno di noi uccide la propria fantasia…. Il sogno come strumento per evocare immagini e scene da un mondo, purtroppo, per sempre perduto.

NIETZSCHE:
Quelli che ballavano erano visti come pazzi da quelli che non sentivano la musica.

FRANCO FIORI

Chi non ha la capacità di mettersi nei panni degli altri è come un cieco che cammina vicino ad un baratro!

FRANCO FIORI
I “matti” sono sinceri, dicono sempre la verità, gli uomini “normali” spesso ingannano e dicono menzogne insopportabili.

REMOZIONI: Che male c’è se a volte mi sento folle, a volte nella mia normalità la preferisco, credo che non ci sia un ingegno, se non c’è un pizzico di follia, credo anche che imperfezione e bellezza, pazzia e genialità, creatività e meraviglia, luci e ombre, vanno a spasso sottobraccio.

LE ORME – FIGURE DI CARTONE
In un mondo strano tutto tuo
fatto di figure di cartone
e di tante bambola di stoffa, vivi tu
Vivi chiusa in quelle quattro mura;
non ricordi chi ti ci ha portato
e conosci solo chi ora gioca con te.
Tu non hai le ansie del futuro
per te il tempo non ha più valore,
ciò che hai fatto ieri tu domani rifarai.
E nei tuoi sogni
parli con gli angeli.
In un cerchio chiuso di pazzia
hai perduto la tua giovinezza
come un fiore tolto dal ramo a primavera.
Dai un nome a tutte le farfalle
e confessi al vento i tuoi amori.
Danzi sola nei corridoi vuoti quando è sera.
Stringi forte al petto il tuo cuscino
e sul muro bianco si disegna
il profilo di una donna con il suo bambino.
E cosi… felice ti addormenti.

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