Disco ricordo, Eugenio Finardi Musica ribelle

musica ribelle

radioadriatico.altervista.org propone un brano musicale selezionato da Remo WJ che con lo slogan: Lasciate ogni speranza o voi che leggete, Un tuffo nel passato.
Nel suo spazio Disco Ricordo ci porta oggi con un tuffo nel passato nell’anno 1976.

Scritta da Eugenio Finardi, la canzone faceva parte dell’album “Sugo”, la canzone racconta l’idea di un uomo vista dagli occhi di una donna, e una poesia di un uomo nei confronti di una donna, e di come le parole e la musica riescono a smuovere le masse e portare i giovani sulla strada della ribellione.

BOB MARLEY
La mia musica combatte il sistema, la mia musica difende la giustizia.

JOHANN SEBASTIAN BACH
La musica aiuta a non sentire dentro il silenzio che c’è fuori.

FRIEDRICH NIETZSCHE
E coloro che furono visti danzare vennero giudicati pazzi da quelli che non potevano ascoltare la musica.

REMOZIONI:
A volte nella musica si trovano risposte senza cercarle, la musica è energia, nutriamoci di musica togliendoci i pensieri, essa comunica con l’anima, quando la musica la unisci all’amore diventa magia.

Eugenio Finardi musica ribelle

EUGENIO FINARDI
MUSICA RIBELLE
Anna ha diciotto anni e si sente tanto sola
Ha la faccia triste ma non dice una parola
Tanto è sicura che nessuno capirebbe
E anche se capisse di certo la tradirebbe
E la sera in camera prima di dormire
Legge di amori e di tutte le avventure
Dentro nei libri che qualcun altro scrive
Che sogna la notte, ma di giorno poi non vive
E ascolta la sua cara radio per sentire
Un po’ di buon senso e voci piene di calore
E le strofe languide di tutti quei cantanti
Con le facce da bambini e con i loro cuori infranti
Ma da qualche tempo è difficile scappare
C’è qualcosa nell’aria che non si può ignorare
È dolce, ma forte e non ti molla mai
È un’onda che cresce e ti segue ovunque vai
Ed è la musica, la musica ribelle
Che ti vibra nelle ossa
Che ti entra nella pelle
Che ti dice di uscire
Che ti urla di cambiare
Di mollare le menate
E di metterti a lottare
Marco di dischi lui fa la collezione
E conosce a memoria ogni nuova formazione
E intanto sogna di andare in California
O alle porte del cosmo che stanno su in Germania
E dice: “Qui da noi, in fondo, la musica non è male
Quello che non reggo sono solo le parole”
Ma poi le ritrova ogni volta che va fuori
Dentro ai manifesti o scritte sopra i muri
Ed è la musica, la musica ribelle
Che ti vibra nelle ossa
Che ti entra nella pelle
Che ti dice di uscire
Che ti urla di cambiare
Di mollare le menate
E di metterti a lottare
È la musica, la musica ribelle
Che ti vibra nelle ossa
Che ti entra nella pelle
Che ti dice di uscire
Che ti urla di cambiare
Di mollare le menate
E di metterti a lottare
È la musica, la musica ribelle
Che ti vibra nelle ossa
Che ti entra nella pelle
Che ti dice di uscire
Che ti urla di cambiare
Di mollare le menate
E di metterti a lottare
Nessuno ci potrà fermare
Nessuno ci potrà fermare
Nessuno ci potrà fermare

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