25 agosto 2017 Modena City Ramblers a san Salvo

A quattro anni di distanza dall’ultimo disco di inediti tornano i Modena City Ramblers con l’album: “Mani come rami, ai piedi radici“.

I Ramblers fanno tutto da soli, con l’eccezione di un’unica collaborazione di enorme prestigio: la band americana Calexico, che impreziosisce di sapori desertici l’ammaliante ballata “Ghost Town“, cantata in inglese e punto di approdo tra orizzonti morriconiani, celtici e tzigani.

Il titolo del disco riprende una strofa della stralunata “Tri bicer ed grapa“, ebbra di umori balcanici e nebbie emiliane. Un titolo metaforico che ben rappresenta il sentire dei Ramblers nei confronti della vita e del loro percorso artistico: mani e rami che abbracciano, accolgono, cercano, piedi e radici che tengono ben saldi, sostengono e ricordano. La voglia di conoscere e incontrare, musicalmente di sperimentare e intrecciare stili e linguaggi. Cosa del resto frequente nella storia della band, di cui questa formazione risulta la più longeva: Dudu, Robby, Franco, Fry, Massimo, Leo e Luca suonano insieme da sette anni, hanno all’attivo cinque album e suonato in più di cinquecento concerti.

Elemento rilevante di queste tredici tracce sono evocative ballate come “Mani in tasca, rami nel bosco“, “A un passo verso il cielo” e “Grande fiume“, dai testi profondi e ricercati o le dolci ninnananne “Angelo del mattino” – sospesa tra tradizione mediterranea e irlandese – e “Quacet putein“, dove il dialetto si stende su un tappeto sonoro che profuma di bosco e venti del nord. E poi l’energia e la carica di probabili futuri anthem da pogo come le balcaniche “El senor Tex“, “Welcome to Tirana” e “Ragas pin de stras“, o l’allegria e la positività di “Volare controvento“. C’è il ricordo di estati e amori passati nella punk-folk “Gaucho, io e te” e, infine, la ricerca di orme contaminate sia dal punto di vista musicale che testuale in “Sogneremo pecore elettriche?“, che cita fin dal suo titolo l’opera di Philip Dick.

Tutti i brani sono stati scritti, arrangiati e prodotti dai Modena City Ramblers.
In “Ghost Town” partecipano i Calexico, che hanno registrato le loro parti al Wavelab Studios di Tucson: Joey Burns (voce e chitarra elettrica), John Convertino (batteria), Jacob Valenzuela (tromba).

Il disco è stato registrato al VoxRecording Studio di Reggio Emilia da Andrea Fontanesi nel corso di tutto il 2016 e mixato da Andrea Fontanesi insieme ai Ramblers nel gennaio 2017.
Il master è stato curato da Davide Barbi, collaboratore di lunga data della band.

Live dei Modena City Ramblers in piazza Cristoforo Colombo di San Salvo marina, (Chieti).

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